Mangio poco e non dimagrisco: Perché?
- meleecannella
- 25 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Quando si cerca di perdere peso, il primo istinto è spesso quello di mangiare di meno. Tuttavia, molte persone si trovano bloccate in una situazione frustrante: nonostante la riduzione energetica, il peso non scende. Com’è possibile?
Dimagrire non è solo una questione di quantità di cibo ingerito, ma anche di metabolismo, ormoni, composizione corporea e risposta del corpo alla restrizione calorica. Vediamo insieme le principali cause e cosa fare per ottenere risultati in modo sano e sostenibile.

Perché mangiare poco non sempre porta a dimagrire?
Il metabolismo si adatta alla restrizione energetica
Quando riduciamo troppo l’apporto calorico, il nostro corpo entra in una sorta di “modalità risparmio”, abbassando il metabolismo per preservare energia e ahimè, non è detto che in un secondo momento si ripristini ed eventuali kg persi vengono ripresi con gli interessi... quindi il danno è maggiore del vantaggio.
Composizione corporea e perdita di massa muscolare
Se il deficit energetico è eccessivo e protratto nel tempo, il corpo non solo brucia grasso, ma può iniziare a consumare massa muscolare = metabolismo più lento.
Obesità sarcopenica: si perde muscolo ma si mantiene il grasso
In questa condizione si ha una ridotta massa muscolare accompagnata da un'elevata quantità di massa grassa. Questo può accadere quando si mangia poco ma senza un adeguato apporto proteico e senza stimoli muscolari (es. attività di forza). Il risultato è un metabolismo più lento e una difficoltà ancora maggiore nel perdere peso, perché il corpo brucia meno calorie a riposo.
Ritenzione idrica e infiammazione
A volte, il peso sulla bilancia non scende perché il corpo trattiene liquidi, soprattutto se il deficit energetico è accompagnato da stress, cattivo sonno o sbalzi ormonali.
Ormoni e risposta biologica alla dieta
Il nostro corpo è regolato da ormoni come leptina, grelina e cortisolo, che influenzano fame, sazietà e stoccaggio del grasso. Un'alimentazione troppo restrittiva può alterare questi segnali, rendendo più difficile la perdita di peso e favorendo il blocco metabolico.
Cosa fare allora?
✔️ Non ridurre troppo le calorie (evitando il fai da te)
Il dimagrimento sostenibile avviene con un deficit moderato, non drastico. Mangiare troppo poco può rallentare il metabolismo ed essere controproducente.
✔️ Mangiare in modo che i macronutrienti risultino tutti presenti e bilanciati
Tradotto per te: segui la dieta mediterranea e mi raccomando i carboidrati non vanno eliminati, ma anzi tenuti ben presenti per sostenere energia e metabolismo.
✔️ Fare attività fisica adeguata
Allenamenti di forza aiutano a preservare la massa muscolare, mentre il movimento quotidiano (camminate, attività leggere) stimola il consumo energetico senza stressare il corpo.
✔️ Gestire lo stress e dormire bene
Il cortisolo alto (ormone dello stress) può contribuire alla ritenzione di liquidi e all’accumulo di grasso addominale. Dormire bene e ridurre lo stress con tecniche di rilassamento può fare la differenza.
✔️ Non focalizzarsi solo sulla bilancia
Il peso non è indicatore di dimagrimento. Spesso ci sono cambiamenti nella composizione corporea (meno grasso, più tono muscolare) che non si riflettono immediatamente sul peso.
In conclusione: il segreto è l’equilibrio
Dimagrire non significa mangiare il meno possibile, ma nutrire il corpo in modo corretto e completo, mantenendo attivo il metabolismo. Un deficit calorico moderato, associato a un’alimentazione equilibrata e a uno stile di vita sano, porta a risultati sostenibili e duraturi, senza stress e senza rallentare il corpo.
Ultimo ma non per importanza: ricorda i limiti di un corpo umano
La normalità non è la magrezza, tutti i corpi sono diversi. Il dimagrimento può essere utile e salutare quando con alimentazione e stile di vita equilibrati il corpo raggiunge un peso e una forma fisica più fisiologici per quel momento della vita
A presto!
Le tue nutrizioniste,
Francesca, Elena e Angelica
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